LA GELMINI TRA SCIOPERI, PROF PEDOFILI, DROGATI, TRASGRESSIVI E MALATI DI SESSO

GelminiNote: in questo articolo non si menziona la mancata applicazione della Circolare 72 del 19 dicembre 2006 che obbliga la scuola a sospendere insegnanti indagati per reati gravi anche se non si è ancora avuta un a sentenza penale.


(15/05/2009)
- Il prof. Vincenzo Di Grazia, ex docente di italiano all'Alberghiero di Cervia, meglio conosciuto come il prof dei tacchi a spillo, deve rispondere al Tribunale di Ravenna di molestie e disturbo alle persone (tutte sue studentesse). infatti molti lettori ricorderanno che Di Grazia fu immortalato dai suoi studenti su You tube travestito da donna, con tacchi a spillo, pantaloni aderenti e cerchietto sulla testa dopo averlo ripreso con un video cellulare. Di Grazia si difese affermando che la sua era una "protesta pedagogica" rivolta contro i suoi studenti del 4° anno dell'alberghiero perché non seguivano le sue lezioni. e voleva richiamare l'attenzione. A una prima sospensione dall'ufficio Scolastico regionale (stipendio al 50%), dal Consiglio di disciplina per il personale docente del ministero della Pubblica Istruzione era seguito lo stop al provvedimento disciplinare in attesa delle decisioni della giustizia penale.Una copia del dossier sul comportamento di Di Grazia redatto dagli ispettori ministeriali era finita anche alla Procura di Ravenna che aveva emesso decreto penale di condanna (cinque mesi e dieci giorni di carcere convertiti in seimila euro di ammenda) contro il quale Di Grazia aveva presentato opposizione. Per entrare nel merito della questione, il giudice Donatella di Fiore e il Pm Roberto Ceroni hanno fissato quattro udienze tra il 21 maggio e il 24 luglio nelle quali, oltre agli ispettori ministeriali, verranno sentiti come testimoni anche una ventina di studenti del professore, ora tutti dell'ultimo anno e maggiorenni. si è infatti aperto il processo che lo vede imputato per molestie e disturbo nei confronti di un buon numero di studentesse. Un reato da decreto penale di condanna a una pena pecuniaria, seimila euro di ammenda come conversione di cinque mesi e dieci giorni di arresto. Ma il professore ha ritenuto di opporsi e così si è giunti al processo con rito ordinario che si è aperto ieri davanti al giudice Donatella Di Fiore. In aula, oltre all'imputata, una quindicina di studentesse dell'Alberghiero e alcune insegnanti, tutte persone informate sui fatti o parti lese. Il pubblico ministero Roberto Ceroni, in apertura, ha sorprendentemente chiesto al giudice di procedere a porte chiuse con una motivazione che è così sintetizzabile: «La vicenda ha già suscitato un enorme can can mediatico e non è il caso che alimentarlo ulteriormente». Un'argomentazione che è stata subito respinta dal giudice, considerando che il codice di procedura penale non prevede (ancora) che i processi debbano svolgersi a porte chiuse per evitare che i giornali ne parlino.

Il codice tutela infatti solo il buon costume, il segreto di stato, la riservatezza dei testimoni, il regolare svolgimento del processo sotto il profilo dell'ordine pubblico, le parti offese del reato di violenza sessuale. Il giudice, saggiamente, ha infatti evidenziato che semmai una parte offesa, nella sua deposizione, dovesse raccontare particolari che possano nuocere alla sua riservatezza, allora per quel caso si potrà procedere a porte chiuse. In attesa delle udienze e degli interrogatori del carabiniere turco di Ravenna, degli ispettori ministeriali e delle studentesse il prof. di Vincenzo Di Grazia è stato trasferito da Cervia a Rimini e, ora, insegna Italiano all'Istituto " R.Valturio" che comprende (95 docenti, 40 classi di studenti, 12 commessi, , 1 assistente tecnico, 1 DSGA, e la dirigente scolastica prof.ssa Villardi Anna Maria. Naturalmente il Consiglio di disciplina di Roma attende la decisione del giudice monocratico Donatella Di Fiore I per allontanarlo definitivamente dalla scuola. facciamo presente alla signora Mariastella Gelmini che in una settimana abbiamo scritto 4 articoli sulla scuola: il Preside Fausto Caielli di Milano condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusioni perché avrebbe coperto un maestro pedofilo che molestava i bambini di otto anni, abbiamo parlato di un prof. di scienze di Napoli che ha compiuti abusi sessuali su un suo studente di 14 anni a Pomigliano d'Arco (Napoli), abbiamo parlato di un docente che ha ceduto marijuana ai propri studenti in un viaggio d'istruzione a Londra condannato dal tribunale; e ora di questo professore eccentrico e stravagante che si è vestito da donna nella sua ex scuola.

Tutti insegnano tranne quello di Pomigliano che è in galera. Poi ci sono le porno professorease che per la gioia dei loro alunni si fanno infilare le mani nel sedere (Lecce) o vanno nude a Berlino al festival dell'erotismo e sui tram della città col seno completamento libero. Naturalmente ho dimenticato altri episodi gravissimi. scusate se cito il mio. Io sono stato di fatto equiparato a questi personaggi dal Provveditore di Milano Antonio Lupacchino che mi ha sospeso dal servizio soltanto perchè mi sono permesso di dire che ero indignato che in uno scrutinio finale dell'Istituto statale S. Allende di Milano, Vice Preside (Loredana Di Lecce) e Preside (Teresa Capra) non hanno fatto nulla per impedire a dei professori bulli di dire parolacce, insulti e diffamazioni ai loro studenti oin sede di scrutinio. Una linguaggio scurrile e triviale che non si addiceva a degli educatori.

Lupacchino ha istruito complice la Preside un dossier illegale avallato dal consiglio di disciplina il tutto per potermi sospendere con la gioia, l'ironia e il godimento di quei 6 bulli. Qual'è la morale? Ai prof. drogati, pedofili, volgari, triviali, pazzi, mentecatti, e alle porno professoresse un richiamo, una breve sospensione; il sottoscritto che ha fatto unicamente il suo dovere di incaricato di un pubblico servizio denunciando dei reati ( solo per avere leso l'immagine della scuola) è stato punito. Caro Lupacchino, l'ho fatto e lo rifarei. Non sono pentito. Non ho paura anche se lei comanda tutta la baracca: io ho una storia di legalità e di onestà che pochi hanno e che mi consentono di guardarla dritto negli occhi. Lei ha commesso ( e ho le prove consegnate alla Guardia di Finanza e a sua volta alla procura di Milano ) delle sue illegalità nell'irrogare il provvedimento.

Ecco perché non ho accettato nessun compromesso con i suoi avvocati. Che cosa c'era da negoziare? Il fatto che io ho fatto il mio dovere civico e istituzionale? con lei non negozierò mai. Prima voglio le sue scuse pubbliche. E poi perché il preside Caielli di Milano che è stato condannato a 5 anni e 6 mesi lei non l'ha sospeso cautelativamente quando è esploso il caso un anno fa? Come si evince dai suoi comportamenti lei colpisce con la mannaia il prof. Giannino "amato dalla CGIL scuola" e temporeggia sul signor Caielli DS di una elementare in Via Val lagarina n. 44 a Quarto Oggiaro (Milano). A me se il preside Caielli per 38 anni ha lavorato bene, come sostiene lui, interessa relativamente. A me premeva che Caielli non invitasse il maestro Silvestri (pedofilo) ad andarsene in malattia. Solo per questo motivo tutti si domandano perché Caielli sia rimasto al suo posto.

E lei cosi solerte con me, su un caso gravissimo di PEDOFILIA che riguarda 8 bimbi di cui una disabile, NON HA FATTO NULLA. Solo quando il maestro elementare scatterà foto alle parti intime dei bambini nei bagni della scuola Caielli informerà la Polizia. E perchè non l'ha fatto prima? Chiudo questa pietosa storia che riguarda degli innocenti e mi auguro che il Ministro Gelmini della PI ora disponga UN' ISPEZIONE AL SIGNOR LUPACCHINO SUL CASO CAIELLI PER ACCERTARE VERITA' E RESPONSABILITA' (senza coinvolgere il suo capo della segreteria di gabinetto che ha una'ttenzione molto pelosa nei miei confronti su 800 mila docenti italiani come da letter in mio possesso). Sugli altri casi: prof. drogati, porno professoresse, prof. fuori di testa, ammalati seriamente, signor Ministro Gelmini, l'Amministrazione sa tutto. Ma tali docenti se non vanno in carcere restano inspiegabilmente al loro posto. E sa perché? Perché non hanno leso l'immagine della scuola con interviste a giornali e TV come feci io lo scorso anno.

Che dire a certi prof? spacciate pure, fumate le canne, venite a scuola con fuseau e magliette attillate, travestitevi, andate nei locali notturni con gli studenti, fate sesso con gli studenti. Nessuno vi licenzierà mai e soprattutto vi sospenderà 45 gg (con il 50% di riduzione dello stipendio) come ha fatto Antonio Lupacchino illegalmente nei miei confronti. Doveva compiacere lo storico sindacato della scuola? Se si l'ha fatto. Ma ormai è ora di andare in pensione anche per lui e il posto da Dirigente scolastico regionale lombardo a cui ambisce rimane a chi già lo occupa, l'avvocato Anna Maria Dominici, peraltro molto bene, con diplomazia, senza favoritismi, con equilibrio e moderazione. Tutte qualità che servono a un dirigente che deve restare sempre super partes favorendo la cultura della legalità. Solo cosi si fa il bene dei ragazzi e della scuola. Solo cosi si risponde all'emergenza educativa e al disagio giovanile. Solo cosi si risponde alle mele marce della scuola italiana.

Alberto Giannino IMG PRESS 15 MAGGIO 2009

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