Barbara Anderson in Romagna. Atto d'accusa contro Testimoni di Geova

Roma, il raduno dei testimoni di Geova

Roma, il raduno dei testimoni di Geova">

(immagini archivio, Roma: raduno testimoni di Geova)

Le sue parole rilanciate dai network radiofonici e televisivi d'America hanno scosso milioni di statunitensi. Le sue rivelazioni, dirette e circostanziate, l'hanno resa – con ogni probabilità – il nemico numero uno dei Testimoni di Geova accusati di avere coperto per tanto tempo casi di abusi sessuali su minori.

PROVINCIA | 03 luglio 2009 | Ora - dopo oltre 40 anni di permanenza tra le loro fila, tanto da essere incaricata di scrivere la storia ufficiale del movimento religioso – Barbara Anderson gira il mondo per invitare giovani e famiglie a tenersi lontano dai Testimoni di Geova e dai loro “pericoli”.
Questo fine settimana – dopo essere intervenuta, oggi, all’Università di Ginevra per la conferenza annuale dell’Associazione internazionale per lo studio delle sette – farà tappa in Romagna per una serie di appuntamenti organizzati dal Gris. Domani sera a Cervia per parlare della “Pedofilia occultata dai Testimoni di Geova”, domenica sera a Rimini, per soffermarsi sul 'Perchè è rischioso aderire ai Testimoni di Geova”. L'abbiamo raggiunta telefonicamente al suo arrivo in Italia.
“Mi sono avvicinata ai Testimoni di Geova”, che abbandonerà nel 1997, “molto giovane – spiega -. Avevo 14 anni nel 1954 ed era un tempo di grandi incertezze. Era il tempo della bomba atomica, si guardava con preoccupazione al futuro. Io ero una ragazza cattolica e avevo molte domande sulla vita e sulla Bibbia. La Chiesa cattolica – aggiunge – parlava di Dio come di un mistero, non dava risposte alle domande di una ragazzina. I Testimoni di Geova sembrava che dessero risposte, le prendevano direttamente dalle pagine della Bibbia. Mia madre, una cattolica di origini polacche, non fece molta attenzione alla cosa - puntualizza - non avevamo basi teologiche, non conoscevamo bene i fondamenti: direi che si è trattato di ignoranza”.
Dall'ingresso nei testimoni di Geova, nel 1954, inizia una sorta di scalata che porta Barbara Anderson sino alla prestigiosa Watch Tower Library di Brooklyn e al compito di redigere una storia ufficiale del movimento religioso utilizzando i documenti contenuti nella biblioteca newyorchese.
Un compito che le spalancherà, quelli che definisce i "segreti" dei Testimoni di Geova. “Lavorando in quell'ambito, all'interno della Watch Tower – prosegue – ho avuto modo di scoprire tante cose, anche cose negative, tra cui casi di pedofilia. Casi – sottolinea – coperti dalla stessa organizzazione. Anche perchè - precisa - tra i Testimoni di Geova vige una norma, che dicono biblica, secondo cui non si può accusare una persona se non ci sono almeno due testimoni. Di fatto molti segreti sono rimasti a conoscenza degli anziani che non hanno lasciato trapelare gli accadimenti all'esterno: i panni, insomma, si sono lavati in casa”.
Per questo, la Anderson ha preso progressivamente le distanze dal movimento fino a rendere testimonianze sui network televisivi e radiofonici a stelle e strisce. Particolarmente incisiva una sua presenza alla trasmissione 'Dateline', programma di punta della Nbc, da sempreuna delle reti più seguite dell'intero Paese.
“La pedofilia – osserva – non è un peccato, è un crimine. Gli anziani dovevano andare a raccontare tutti alle autorità invece di tenere tutto all'interno dell'organizzazione. C'è stato un caso di un uomo che ha compiuto abusi per venti anni e si è spostato di congregazione in congregazione. Ora è un fuggitivo e tra i principali ricercati dall'Fbi”.
Diversi casi, argomenta, sono finiti in un “aula di Tribunale”, dove è stato tolto il velo a comportamenti ma molti “hanno visto raggiungere delle transazioni” di carattere stragiudiziale. Alcune pure consistenti dal punto di vista economico.
Barbara Anderson e il marito Joe sono da tempo 'dissidenti', fuoriusciti dai Testimoni di Geova. In seguito a questa scelta, il figlio - definito dalla stessa Anderson “radicale” - ha voltato le spalle ai genitori ai quali non lascia vedere il nipotino. "Nostro nipote - ha chiosato al riguardo - cresce in una sorta di isolamento".
(Newsrimini.it)

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