Pedofilia, Castellammare: 9 anni a madre e zio orchi incastrati anche grazie alle intercettazioni

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"In questo caso è stato necessario anche analizzare le registrazioni delle telefonate tra i due pedofili che organizzavano gli appuntamenti tra Castellamare di Stabia, Torre Annunziata e Napoli, ai quali partecipavano anche altri parenti che abusavano della bambina"

La Corte d'Appello di Napoli ha confermato le accuse ricevute dai due orchi stabiesi in Primo Grado ed ha inasprito la pena. Per la mamma 46enne e lo zio 53enne ci saranno 9 anni ciascuno da scontare in un carcere di massima sicurezza. I due orchi sono stati ritenuti responsabili di violenze sessuali ai danni di una bambina che adesso ha solo 7 anni. La piccola, figlia della 46enne e nipote del 53enne, per diversi mesi ha subito gravissime violenze sessuali dai due tremendi orchi, finché qualcuno a scuola non si è accorto che la bambina aveva chiari ed inconfondibili segni sul corpo che potevano richiamare solamente alla pedofilia. "Abbiamo avuto bisogno di accurate perizie di professionisti - racconta Luigi Alfano, legale della piccola - sia in campo medico che nell'analisi di alcune registrazioni".

Infatti, in questo caso è stato necessario anche analizzare le registrazioni delle telefonate tra i due pedofili che organizzavano gli appuntamenti tra Castellamare di Stabia, Torre Annunziata e Napoli, ai quali partecipavano anche altri parenti che abusavano della bambina. Incontri raccontati dalla piccola che, adesso, sotto shock, non parla più. "Hanno rovinato la vita di una bambina indifesa e senza colpe - dice l'avvocato Alfano - per questo i giudici hanno avuto una mano più pesante nei loro confronti. Adesso abbiamo dovuto affidare la piccola ad un centro specializzato nel recupero di bambini che hanno subito violenze sessuali". In una casa di recupero di Benevento, la bambina sta riprendendo a parlare, anche se i traumi subiti sono stati tanti. Infatti, secondo quanto stabilito, la piccola ha subito diverse violenze: dagli esami medici è emerso una realtà tragica e sconvolgente. "Digitatio, palpatio, fellatio - spiega il legale della bambina - la piccola ha subito davvero di tutto. I suoi racconti sono stati crudi, spesso interrotti da silenzi e da lunghi pianti. È stato tremendo portare avanti questa causa, ma almeno abbiamo avuto una giusta condanna per i due orchi". Gli incontri avvenivano nelle abitazioni dei due, a Castellammare o a Torre Annunziata, e in una sola occasione a Napoli a casa di alcuni amici. In alcuni casi sono stati girati filmati che sono stati sequestrati e visionati durante le indagini. Al primo arresto avvenuto due anni fa, sono seguiti i domiciliari fino alla condanna in Primo Grado a 5 anni; in appello, la pena è salita a 9 anni ciascuno di reclusione, che i due stanno già scontando in un carcere di massima sicurezza. Adesso è stato anche richiesto un indennizzo da due milioni di euro.

Luigi Alfano, "Avvocato on the road" si occupa di casi particolari con il suo sportello legale antiviolenza, antibullismo, antistalking, antimobbing, a favore degli indigenti e dei cosiddetti invisibili, presso uno sportello aperto il giovedì dalle 17 alle 19, all'English Inn di Sorrento, al Corso Italia. Proprio a lui si sono rivolte le maestre della bimba quando si sono accorte dell'accaduto. "Adesso il mio interesse maggiore - conclude Alfano - è che la piccola abbia modo di potersi riprendere dai gravi danni neuropsichiatrici subiti e poter trascorrere una vita tranquilla".

StabiaChannel.it 15 giugno 2009

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