RIGNANO, LERICI (IDV): BAMBINI DEVONO AVERE GIUSTIZIA
Posted On giovedì 30 luglio 2009 at alle giovedì, luglio 30, 2009 by Roberta LericiPEDOFILIA, RIGNANO FLAMINIO: PM CHIEDE 5 RINVII A GIUDIZIO
Alla fine se l’aspettavano tutti, imputati e vittime, almeno questo hanno ammesso ieri pomeriggio quando dopo mesi trascorsi quasi in silenzio, all’improvviso si è saputo che la procura di Tivoli ha chiesto il rinvio a giudizio dei cinque indagati per presunti abusi sugli alunni della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. La decisione è arrivata proprio nel giorno di un duro scambio di accuse tra i genitori delle presunte vittime ed il sottosegretario con delega alla famiglia Carlo Giovanardi: i primi hanno annunciato una querela per diffamazione nei confronti dell’esponente del Pdl per avere «mostrato a Palazzo Chigi un video girato dai genitori dei bimbi» accusandolo di «difendere i pedofili», il sottosegretario che ha replicato a sua volta con una contro-querela. La richiesta di rinvio a giudizio si riferisce ai cinque indagati: le tre maestre, Patrizia Del Meglio, Silvana Magalotti e Marisa Pucci, l’autore tv Gianfranco Scancarello, marito della Del Meglio, e la bidella Cristina Lunerti. Pesanti i reati contestati: atti osceni, maltrattamenti verso minori, sottrazione di persona incapace, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, corruzione di minori, atti contrari alla pubblica decenza.
L’inchiesta giudiziaria, partì nell’aprile del 2007 sulla base di alcune denunce dei genitori di bambini. I fatti si sarebbero svolti a partire dal 2001 per una bambina, e sarebbero proseguiti per gli altri 20 alunni tra il 2005 ed il 2006. Alla fine però di una travagliata inchiesta durata due anni alle prime denunce si sono aggiunti altri testimoni: in totale 22 bambini dai 4 ai 6-7 anni e una di 9 e poi altri dieci che ora hanno 10 anni. I bambini hanno non solo descritto case e luoghi in modo abbastanza inequivocabile e uniforme, ma hanno anche aiutato gli inquirenti a scoprirne di nuovi. Secondo la ricostruzione delle vittime e dell’accusa, gli abusi si sarebbero svolti a casa delle maestre e in altri 4-5 casali nei dintorni di Rignano. I cinque indagati furono arrestati il 24 aprile con un blitz dei carabinieri. La vicenda destò molto scalpore e l’opinione pubblica si divise tra innocentisti e colpevolisti.Il Tribunale del Riesame di Roma dispose poi la loro scarcerazione definendo gli indizi deboli e le accuse dei bambini influenzate dalle «forti pressioni» dei genitori. A questo punto resta l’ultimo atto dell’indagine preliminare con l’esame delle accuse da parte del gip: l’udienza si svolgerà probabilmente in autunno. E poi ci sarà il processo. «Se il gup non avrà il coraggio di cambiare idea sulle decisioni dell’ufficio della procura, sarà un processo lungo, faticoso e devastante soprattutto per i bambini», spiega l’avvocato Giosuè Bruno Naso, legale della maestra Silvana Magalotti. «È una decisione che che non ci coglie di sorpresa dati gli esiti dell’incidente probatorio - osservano gli avvocati Franco Merlino Antonio Cardamone, legali di alcune delle famiglie delle vittime - Ora spetterà al giudice dell’udienza preliminare valutare se l’impostazione accusatoria abbia ottenuto idonei riscontri». Per Roberta Lerici, responsabile per l’Idv del Dipartimento per l’Infanzia: «Sarebbe il caso che politici con ruoli istituzionali come Giovanardi evitassero di schierarsi per l’una o l’altra parte lasciando lavorare gli inquirenti».
FLAVIA AMABILE LA STAMPA 29 LUGLIO 2009
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