RIGNANO, LERICI (IDV): BAMBINI DEVONO AVERE GIUSTIZIA

PEDOFILIA, RIGNANO FLAMINIO: PM CHIEDE 5 RINVII A GIUDIZIO


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"Mamma, io ti chiamavo ma tu non c'eri.Perchè?"
NOTE: In aggiunta a questi articoli e alla mia intervista rilasciata ieri, vorrei dire che le cariche istituzionali, come quelle di ministro, sottosegretario, parlamentare, ecc. si intendono in rappresentanza di tutti i cittadini, non solo di alcuni.Infatti l'on.Giovanardi è sottosegretario con delega alla famiglia, e deve occuparsi tutte le famiglie, altrimenti avrebbe avuto la delega "ad alcune famiglie".Anche nel processo a don Gelmini, l'onorevole ha preso le parti dell'ex prete accusato e ha preso le parti degli accusati anche nel caso di pedofilia di Massa Finalese, (o Bassa Modenese).Ogni volta che nomina quel caso giudiziario, però, Giovanardi dimentica di dire che èterminato con 7 condanne in cassazione, e che alcuni tronconi del processo sono ancora in corso.Limitandosi a deprecare la morte in carcere di uno degli accusati, don Giorgio Govoni, e bollando l'intero caso come "falso abuso", non si fa un buon servizio alla verità e si insinua nell'opinione pubblica l'idea che gli errori giudiziari nei casi di pedofilia o abusi sessuali, siano molto frequenti. Ma non si può dare torto alla magistratura quando condanna e ragione quando assolve, mi pare.E, soprattutto, gli attacchi della politica alla magistratura, di solito in Italia scoppiano quando ad essere sotto accusa sono i politici, ma qui di politici accusati non ce ne sono, e allora ci si domanda:"Come mai tanto accanimento? Come mai tanto impegno nel demolire alcune indagini, come mai tanta solidarietà nei confronti dei persone accusate e non una parola per coloro che stanno vivendo un dramma come quello di sentirsi chiedere dal proprio bambino:"Mamma, io ti chiamavo ma tu non c'eri.Perchè?"
"E GIOVANARDI NON PUO' SEMPRE PRENDERE PARTE DI ACCUSATI".
(DIRE - notiziario Minori) Roma, 29 lug. - "I bambini di Rignano
hanno subito abusi e sono stati traumatizzati, tanto che sono in
cura e non si sa per quanto tempo lo saranno ancora. Per alcuni non si e' neanche certi di una totale guarigione. A prescindere da chi sia il
colpevole, quindi, la cosa importante e' che abbiano giustizia e che emerga la verita' su Rignano perche' non accada ad altri". Lo dice Roberta Lerici, responsabile Infanzia dell'Italia dei Valori e responsabile per il Lazio del Movimento per l'infanzia.
La Lerici parla all'agenzia Dire anche della vicenda del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi. "In generale, un sottosegretario non puo' prendere apertamente le parti delle persone accusate ignorando le vittime, certe o presunte, di abusi. Rappresenta una istituzione e deve essere super partes. Un anno fa poi aveva chiesto l'archiviazione dell'indagine... Dovrebbe difendere la magistratura e non attaccarla".
MINORI. RIGNANO, PROCURA TIVOLI CHIEDE RINVIO A GIUDIZIO PER 5
GLI AVVOCATI: "SI VA INCONTRO A UN PROCESSO DOLOROSO".
(DIRE - notiziario Minori) Roma, 29 lug. - Il rinvio a giudizio
di cinque persone: le maestre Patrizia Del Meglio, Silvana
Malagotti e Marisa Pucci, il marito della Del Meglio, l'autore
televisivo Gianfranco Scancarello, e la bidella Cristina Lunerti.
E' quanto ha chiesto la Procura di Tivoli per i fatti di Rignano
Flaminio, i presunti abusi sessuali nei confronti di ventuno
bambini della scuola Olga Rovere. La richiesta e' arrivata dopo
tre anni dall'inizio della vicenda. E "tra settembre e ottobre
dovrebbe esserci l'udienza preliminare", ha detto Carlo Taormina,
avvocato di parte civile.
Il caso, che ha avuto il suo inizio nel luglio del 2006, e'
pero' esploso il 24 aprile del 2007 con la notizia dell'arresto
di sei persone. Terribili le accuse: violenza sessuale reiterata
su bambini, minacce, percosse, sequestro di persona, produzione e
commercio di materiale pedo-pornografico. Pochi giorni dopo, il
10 maggio, il tribunale del riesame si era pronunciato pero'
favorevolmente sulla richiesta di scarcerazione presentata dalle
difese. Quindi il lungo iter, fatto di indagini e nuove denunce e
testimonianze, ma anche dell'incidente probatorio sostenuto da
molti dei bambini coinvolti, ritenuti in grado di testimoniare
perche' "capaci di distinguere la realta' dalla fantasia". Nella
vicenda e' entrata anche la maestra Assunta Pisani, la cui
posizione e' stata pero' successivamente archiviata, insieme a
quella del benzinaio Kelum De Silva.
Di "epilogo scontato" ha parlato adesso Giosue' Bruno Naso,
l'avvocato della maestra Malagotti. "Non siamo stati certo colti
di sorpresa dalla richiesta di rinvio a giudizio. E purtroppo, se
il gup non avra' il coraggio di cambiare strada, si andra' verso
un processo difficile soprattutto per i bambini".(
MINORI. RIGNANO, PROCURA TIVOLI CHIEDE RINVIO A GIUDIZIO...
(DIRE - notiziario Minori) Roma, 29 lug. - Un aspetto
sottolineato anche da Giacomo Augenti, legale di alcune delle
famiglie: "E' una notizia che aspettavamo da molto tempo- le sue
parole- Il pm avra' potuto quindi ponderare attentamente la cosa
in questo lungo periodo". E se si andra' al processo, "sara'
comunque una tortura giudiziaria per le famiglie e i bambini. Ma
noi vogliamo solo fare emergere la verita'".
Sullo sfondo anche lo scambio di promesse querele tra l'Agerif
(l'Associazione genitori Rignano Flaminio) e il sottosegretario
con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, per avere in piu'
occasioni - secondo l'Agerif - cercato di dimostrare l'innocenza
degli imputati e accusare invece i genitori di avere spinto i
figli alla falsa testimonianza. Giovanardi, che ha ribadito di
essere convinto dell'innocenza delle maestre, ha pero' risposto
con l'annuncio di una contro-querela per essere stato definito, a
suo dire, "amico dei pedofili".
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Alla fine se l’aspettavano tutti, imputati e vittime, almeno questo hanno ammesso ieri pomeriggio quando dopo mesi trascorsi quasi in silenzio, all’improvviso si è saputo che la procura di Tivoli ha chiesto il rinvio a giudizio dei cinque indagati per presunti abusi sugli alunni della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. La decisione è arrivata proprio nel giorno di un duro scambio di accuse tra i genitori delle presunte vittime ed il sottosegretario con delega alla famiglia Carlo Giovanardi: i primi hanno annunciato una querela per diffamazione nei confronti dell’esponente del Pdl per avere «mostrato a Palazzo Chigi un video girato dai genitori dei bimbi» accusandolo di «difendere i pedofili», il sottosegretario che ha replicato a sua volta con una contro-querela. La richiesta di rinvio a giudizio si riferisce ai cinque indagati: le tre maestre, Patrizia Del Meglio, Silvana Magalotti e Marisa Pucci, l’autore tv Gianfranco Scancarello, marito della Del Meglio, e la bidella Cristina Lunerti. Pesanti i reati contestati: atti osceni, maltrattamenti verso minori, sottrazione di persona incapace, sequestro di persona, violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, corruzione di minori, atti contrari alla pubblica decenza.



L’inchiesta giudiziaria, partì nell’aprile del 2007 sulla base di alcune denunce dei genitori di bambini. I fatti si sarebbero svolti a partire dal 2001 per una bambina, e sarebbero proseguiti per gli altri 20 alunni tra il 2005 ed il 2006. Alla fine però di una travagliata inchiesta durata due anni alle prime denunce si sono aggiunti altri testimoni: in totale 22 bambini dai 4 ai 6-7 anni e una di 9 e poi altri dieci che ora hanno 10 anni. I bambini hanno non solo descritto case e luoghi in modo abbastanza inequivocabile e uniforme, ma hanno anche aiutato gli inquirenti a scoprirne di nuovi. Secondo la ricostruzione delle vittime e dell’accusa, gli abusi si sarebbero svolti a casa delle maestre e in altri 4-5 casali nei dintorni di Rignano. I cinque indagati furono arrestati il 24 aprile con un blitz dei carabinieri. La vicenda destò molto scalpore e l’opinione pubblica si divise tra innocentisti e colpevolisti.Il Tribunale del Riesame di Roma dispose poi la loro scarcerazione definendo gli indizi deboli e le accuse dei bambini influenzate dalle «forti pressioni» dei genitori. A questo punto resta l’ultimo atto dell’indagine preliminare con l’esame delle accuse da parte del gip: l’udienza si svolgerà probabilmente in autunno. E poi ci sarà il processo. «Se il gup non avrà il coraggio di cambiare idea sulle decisioni dell’ufficio della procura, sarà un processo lungo, faticoso e devastante soprattutto per i bambini», spiega l’avvocato Giosuè Bruno Naso, legale della maestra Silvana Magalotti. «È una decisione che che non ci coglie di sorpresa dati gli esiti dell’incidente probatorio - osservano gli avvocati Franco Merlino Antonio Cardamone, legali di alcune delle famiglie delle vittime - Ora spetterà al giudice dell’udienza preliminare valutare se l’impostazione accusatoria abbia ottenuto idonei riscontri». Per Roberta Lerici, responsabile per l’Idv del Dipartimento per l’Infanzia: «Sarebbe il caso che politici con ruoli istituzionali come Giovanardi evitassero di schierarsi per l’una o l’altra parte lasciando lavorare gli inquirenti».

FLAVIA AMABILE LA STAMPA 29 LUGLIO 2009

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