Bimbi più bravi con la lezione di scacchi
Posted On lunedì 11 maggio 2009 at alle lunedì, maggio 11, 2009 by Roberta LericiIn Germania fin dalle elementari si insegnano le mosse di re e pedoni
Gli insegnanti: "Rendono la mente più sveglia e aiutano la socializzazione"
dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
L'austera ma attentissima edizione domenicale della Frankfurter Allgemeine ha dedicato ieri un ampio servizio al tema. Uno degli istituti dove gli scacchi sono diventati materia d'insegnamento è la Grundschule (scuola elementare) della Genslerstrasse di Barmbek, quartiere periferico della ricca Amburgo. Da due anni a titolo esperimentale c'è nel programma un'ora di scacchi alla settimana. Gli insegnanti, come Monika Kuesel-Pelz, ammettono di essersi sentiti troppo scarsi all'inizio. Per cui scacchisti di professione sono stati ingaggiati per insegnare loro il gioco.
L'iniziativa ad Amburgo è partita da Bjoern Lengwenus, preside di una Hauptschule (scuola media generale) e appassionato scacchista. È stato lui a elaborare il programma di apprendimento degli scacchi chiamato "Fritz und fertig".
I risultati sono interessanti e positivi, dice un gruppo di ricercatori dell'università di Treviri, in Renania-Palatinato, che ha studiato l'introduzione sperimentale degli scacchi a scuola in un istituto della città natale di Karl Marx. Risultato del loro lavoro: i bambini che dalla prima elementare hanno cominciato a imparare a giocare a scacchi, arrivati alla quarta si sono rivelati più bravi non solo in matematica, ma anche in grammatica tedesca o lingue.
Ma la novità degli scacchi a scuola solleva anche obiezioni. L'Unione dei matematici tedeschi non vede di buon occhio il progetto. "Perché proprio l'ora di matematica dev'essere sacrificata agli scacchi, se davvero imparare a giocare a scacchi facilita l'apprendimento in più materie?", chiede polemico Guenter Toerner, uno dei suoi dirigenti. Eppure, da Amburgo a Treviri, fino alla tradizionalista e conservatrice Baviera, gli scacchi prendono piede tra i banchi. In Baviera spesso come materia facoltativa o "AG", cioè gruppo di lavoro volontario scelto liberamente da studenti e insegnanti.
E i risultati sono positivi anche nel sud tedesco. Ma anche perché, dice Markus Fuchs, responsabile dei gruppi di lavoro e delle lezioni facoltative di scacchi a Ratisbona, "se gli scacchi divenissero obbligatori rischierebbero di perdere fascino, di essere accolti come una noiosa materia tra le altre".
A Bad Hersfeld, in Assia, nella Wilhelm-Neuhaus-Schule, gli scacchi a scuola come gruppo di lavoro complementare esistono da cinque anni. E dall'inizio dell'anno scolastico in corso sono materia complementare per tutte le prime e seconde classi. Secondo il preside i benefici sono evidenti e molteplici. I ragazzi acquistano una mente più svelta, imparano a mettere a fuoco più velocemente i problemi decisivi di ogni tema. E infine aiutano l'integrazione multiculturale: non dipende quale sia la tua madrelingua se vinci o no.
(La Repubblica 11 maggio 2009)