Condannata mamma perchè iperprotettiva con il figlio
Posted On mercoledì 26 ottobre 2011 at alle mercoledì, ottobre 26, 2011 by Roberta LericiIn verità oggi non si sa piu’ come comportarsi con i propri figli… Una volta erano le mamma a decidere l’educazione dei figli, il ruolo del padre, quando c’era era quello di essere “severo”.
“Comportati bene perchè altrimenti lo dico a tuo padre!”. C’erano padri che semplicemente con lo sguardo riuscivano ad indirizzare il figlio, c’erano maestri che “bacchettavano” i ragazzi e a scuola si usava dire “buongiorno” e quando gli insegnanti entravano in classe i ragazzi si alzano in piedi in segno di rispetto… già una volta…
Invece una mamma è stata condannata a un anno e 4 mesi di reclusione perchè, riempiva di cura e attenzioni il figlio ritardandone, cosi’, la regolarita’ dello sviluppo. Condannato anche il nonno del ragazzino. Per la Suprema Corte ”l’iperprotezione e l’ipercura” costituiscono reato di maltrattamenti. Il bambino di questa vicenda non aveva ancora compiuto i sei anni.
Ma ecco il vero “problema”, ovvero il padre separato che come la peggiore delle serpi si insinua a colpire il figlio, unico “tassello debole” per rivendicare la separazione. a lanciare l’allarme per la situazione nella quale viveva suo figlio con la mamma e il nonno. Il bambino, infatti, era stato ‘educato’ ha respingere e rifiutare anche i contatti con la figura paterna. A causa degli atteggiamenti di mamma e nonno che tendevano a trattare il bambino come se fosse piu’ piccolo dell’eta’ che aveva, il bambino aveva anche difficolta’ a camminare.
Se un bambino ha problemi di salute, problemi motori, per il suo bene si va solitamente dal pediatra e non direttamente in tribunale, no?
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Creato il 12 ottobre 2011 da Gianpaolotorres