Condannata mamma perchè iperprotettiva con il figlio

Condannata mamma perchè iperprotettiva con il figlio
In verità oggi non si sa piu’ come comportarsi con i propri figli… Una volta erano le mamma a decidere l’educazione dei figli, il ruolo del padre, quando c’era era quello di essere “severo”.
“Comportati bene perchè altrimenti lo dico a tuo padre!”. C’erano padri che semplicemente con lo sguardo riuscivano ad indirizzare il figlio, c’erano maestri che “bacchettavano” i ragazzi e a scuola si usava dire “buongiorno” e quando gli insegnanti entravano in classe i ragazzi si alzano in piedi in segno di rispetto… già una volta…
Invece una mamma è stata condannata a un anno e 4 mesi di reclusione perchè, riempiva di cura e attenzioni il figlio ritardandone, cosi’, la regolarita’ dello sviluppo. Condannato anche il nonno del ragazzino. Per la Suprema Corte ”l’iperprotezione e l’ipercura” costituiscono reato di maltrattamenti. Il bambino di questa vicenda non aveva ancora compiuto i sei anni.
Ma ecco il vero “problema”, ovvero il padre separato che come la peggiore delle serpi si insinua a colpire il figlio, unico “tassello debole” per rivendicare la separazione. a lanciare l’allarme per la situazione nella quale viveva suo figlio con la mamma e il nonno. Il bambino, infatti, era stato ‘educato’ ha respingere e rifiutare anche i contatti con la figura paterna. A causa degli atteggiamenti di mamma e nonno che tendevano a trattare il bambino come se fosse piu’ piccolo dell’eta’ che aveva, il bambino aveva anche difficolta’ a camminare.
Se un bambino ha problemi di salute, problemi motori, per il suo bene si va solitamente dal pediatra e non direttamente in tribunale, no?
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Creato il 12 ottobre 2011 da Gianpaolotorres

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