Pedofilia, Rignano, un bimbo: "Costretto a fare giochi bruttissimi"
Posted On lunedì 1 novembre 2010 at alle lunedì, novembre 01, 2010 by Roberta Lerici"Costretto a fare giochi bruttissimi"
E così nell´indicare le «bidelle cattive» fa il nome di «Patrizia» che invece corrisponderebbe alla Del Meglio, una delle maestre indagate, mentre l´unica bidella coinvolta si chiama Cristina Lunerti. Ma non solo. Quando il bambino parla dei «giochi brutti» e «della puntura sul pisellino» e «sul sedere» che sarebbero avvenute nel bagno della scuola non dice più di essere stato spogliato. Per lui «l´uomo nero» che aveva descritto come uno degli "orchi" si chiama «Maurizio» e corrisponderebbe al benzinaio cingalese Khelim De Silva. Poi racconta che una delle due bambine, ascoltate nei mesi scorsi dai giudici, è la sua «fidanzata» e aggiunge che anche «a casa di lei faceva i giochi brutti...».
La deposizione del piccolo scatena reazioni contrapposte. Per il pm Mansi si tratta della testimonianza «più importante, perché la più lucida e riconducibile a persone indicate con il nome». Ma sull´eventualità di una nuova richiesta d´arresto, come sollecitato dal legale di parte civile Carlo Taormina, il magistrato frena: «Occorre avere materiale sufficiente e raggiungere una certa soglia di gravità indiziaria». Sono soddisfatti i legali di parte civile. «Il racconto del bambino - spiegano gli avvocati Franco Merlino e Antonio Cardamone - è stato preciso e dettagliato. Si tratta del terzo bambino che conferma tutto quanto finora detto, compresi i nomi delle maestre e delle bidelle». Per Roberto Ruggero «la nuova testimonianza segna un punto a favore dell´accusa» mentre per l´avvocato Carlo Taormina si è «finalmente capito chi è "Maurizio", l´uomo già indicato dagli altri due bambini. Si tratta del benzinaio cingalese».
Di tutt´altro parere Giosuè Naso, difensore della maestra Silvana Magalotti: «L´audizione dà un colpo ferale all´impianto accusatorio. Abbiamo un bimbo che denuncia un disagio a frequentare la casa di un´amichetta perché si fanno certi giochi. Questi giochi, ci chiediamo, si facevano in questa casa o nel bagno della scuola?». Anche sulle presunte punture, il difensore della Magalotti obbietta: «Tutti i bambini sono stati sottoposti a vaccini e quindi hanno avuto esperienze di punture». Dello stesso avviso l´avvocato Roberto Borgogno che con Franco Coppi difende la maestra Patrizia Del Meglio: «Ancora una volta abbiano ascoltato le testimonianze confuse e imprecise. Ancora una volta un bimbo si è dovuto sottoporre a una esperienza tremenda». Infine, per Domenico Naccari e Enzo Iacobone, difensori del cingalese De Silva, «il bimbo ha riconosciuto in "Maurizio" il benzinaio che ha la pelle nera, però non lo ha mai collocato nei cosiddetti "giochi cattivi"».