Abusi sui minori, Usa:il 12% commesso da donne
Posted On sabato 5 dicembre 2009 at alle sabato, dicembre 05, 2009 by Roberta LericiINTERVISTA ALLA ABC DI GREGG MILLIGAN, ORA DIRETTORE DI UN NETWORK CONTRO LE VIOLENZE
«Mia madre e gli abusi: avevo 4 anni»
Negli Usa si calcola che circa il 12% degli abusi nei confronti dei minori sia perpetrato dalle donne
"in America, come in tanti altri paesi, si tratta di un crimine difficile da perseguire, anche perché molto spesso i bambini che denunciano questo tipo di abusi non vengono creduti"
Gregg Milligan, da bambino e a destra la madre (Foto Abc)NEW YORK – Le molestie sessuali iniziarono quando Gregg Milligan aveva 4 anni e andarono avanti per ben 7 anni, finché gli assistenti sociali minorili del Michigan intervennero, strappandolo a sua madre. «Avevo 11 anni - racconta Milligan in una lunga intervista alla ABC - per tutto quel tempo mi ero vergognato di rivelare che il mio aguzzino era la mia mamma». Il dramma del 46enne Milligan, oggi portavoce del Network Nazionale contro gli Abusi Sessuali e l’Incesto in Usa, non è certo isolato.
12% DI ABUSI SU MINORI PERPETRATO DA DONNE - Secondo un’inchiesta condotta di recente su scala nazionale, il 12% degli abusi contro i minori in America è perpetrato da donne. «Un aumento del 100% rispetto agli ultimi rilevamenti» punta il dito Chris Newlin, direttore esecutivo del National Children’s Advocacy Center.
Oltre il 10% di tutte le chiamate che arrivano quotidianamente all’hotline del Network Nazionale contro gli Abusi Sessuali e l’Incesto sono di maschi, molestati sessualmente da madri, zie e sorelle. «Riceviamo circa 100mila chiamate all’anno», spiega il direttore del programma Jennifer Wilson, “Purtroppo il trend è in continua ascesa».
I BAMBINI SPESSO NON VENGONO CREDUTI - Ma in America, come in tanti altri paesi, si tratta di un crimine difficile da perseguire, anche perché molto spesso i bambini che denunciano questo tipo di abusi non vengono creduti. «E’ un pregiudizio che affonda le radici nei processi contro i bambini a Salem, alla fine del 1600», punta il dito Newlin «e parte dall’idea fallace che i minori siano per definizione bugiardi».
Proprio il timore di non essere creduto ha impedito a Milligan di denunciare prima sua madre. Dopo la morte di lei, ormai adulto, è riuscito a raccontare la sua sconvolgente odissea in un’autobiografia intitolata “God must be sleeping” (Dio sta dormendo). Ma la sua è una catarsi a metà: «35 anni dopo la fine dell’incubo sono ancora costretto a prendere dei sonniferi per dormire - racconta - soffro di incubi notturni e continui attacchi di panico, nonostante anni di terapia».
Il 28 novembre scorso, la Giornata Mondiale contro la violenza maschile sulle donne ha evidenziato il dramma, ben più grave e diffuso, degli abusi commessi nel mondo da fidanzati, mariti e padri contro donne e bambine. Anche se ben più ridotto, il problema inverso esiste e va affrontato. «Abbiamo severissime leggi ad hoc e un network straordinario di esperti addestrati a rispondere ai peggiori abusi», punta il dito Newlin, «La vera sfida è convincere la società a non voltarsi dall’altra parte di fronte a un crimine così efferato». Per debellarlo, insomma, dobbiamo prima guardarlo in faccia.
Alessandra Farkas
Corriere della sera 03 dicembre 2009(ultima modifica: 04 dicembre 2009)