Bimbi picchiati a scuola «Altri casi nel Salento»
Posted On venerdì 16 dicembre 2011 at alle venerdì, dicembre 16, 2011 by Roberta LericiIl colonnello Ferla: «Numerose le segnalazioni»
Dopo la notizia della maestra indagata a Squinzano
«Le nostre stazioni ricevono non solo segnalazioni di atti punitivi di tipo fisico, ma molto spesso anche input di maltrattamenti che riguardano la sfera psicologica, come il professore eccessivamente severo che, per esempio, minaccia di bocciare tutti».
«Non mancano situazioni che creano problematiche analoghe a quelle dei veri e propri maltrattamenti fisici. Abbiamo numerosi casi, fortunatamente non di violenze, che però possono comportare l’esigenza di un determinato tipo di accertamento. Però la mia esperienza mi porta ad essere prudente, perché in molte circostanze poi le cose non sono come sembravano. Non parlo del caso di Squinzano, ma in generale ovviamente. Per cui mi sento, per ora, di calmare gli animi, di non allarmare ulteriormente su questa problematica».
«Ci sono state fatte delle segnalazioni, si sta svolgendo un determinato tipo di accertamenti e non c’è ancora un dato di fatto che dica in maniera incontrovertibile che le cose denunciate siano o meno accadute o che siano accadute in maniera diversa da come è stata percepita».
«Che mi risulti no».
«Purtroppo è vero. Rammento a me stesso quello che ha coinvolto un bidello nel Nord Salento e l’altro di una coppia di coniugi di Parabita. Ci sono parecchie situazioni di questo tipo. Certi episodi potrebbero anche dare l’impressione di un abuso del cosiddetto ius corrigendi. Io ricordo che quando frequentavo le elementari non c’era maestro che non avesse una bacchetta in mano, oggi c’è invece una corretta sensibilità in questo senso. Molti genitori sono attenti e ci segnalano fatti su cui poi noi facciamo delle verifiche doverose».
«In questi casi la stazione dei carabinieri costituisce un presidio importante, per cui non ci si deve stupire se le persone avvertono la necessità di confidarsi con il comandante. Molte indagini prendono corpo grazie a questo rapporto. Posso assicurare che i carabinieri stanno facendo il loro lavoro con grande cautela perché comprendiamo che c’è la necessità di appurare seun determinato tipo di comportamento ci sia stato valutando correttamente sia la denuncia, sia la voce di chi si difende».
09 dicembre 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA