PEDOFILIA 1997: NEL CENTRO DI FIRENZE UNA BANDA DI PEDOFILI


FIRENZE - La casa è in centro, a pochi passi dalla basilica di Santa Croce e dal tribunale. I bambini la indicano ai poliziotti e raccontano che lì dentro sono stati violentati, fotografati, barattati per centomila lire. Lo dicono da mesi, lo confermano chiarendo sempre meglio confini e volti di una rete di pedofili cresciuta a Firenze. Gli arrestati sono già tre, le persone tenute sotto controllo da squadra mobile e ufficio minori della questura, almeno altre sei. I ragazzini ieri stuprati, oggi testimoni d' accusa raccontano di festini a base di sesso e hashish. Bambini adescati in vari istituti per figli di famiglie disagiate, a Firenze, Monza, Palermo. Prestazioni strappate in cambio di un videogioco. Rapporti fotografati, minacce di morte per chi doveva subire in silenzio, persino un tentativo di suicidio di un ragazzino disperato. In carcere sono finiti prima Maurizio Langella, quarant' anni, fiorentino, e Antonino Scovazzo, ventidue anni, palermitano, arrestati all' inizio di giugno, e dopo Enzo Fantuzzi, quarant' anni, titolare di un caffè del centro, il bar San Marco, fermato una quindicina di giorni fa. Uno dei bambini aveva sette anni quando venne violentato, nel '94. Pochi giorni fa ha ribadito le sue accuse davanti al giudice, in un delicato incidente probatorio, ospitato nella stanza dei giochi di un istituto per minori. Un modo per limitare i traumi al piccolo testimone. Il bambino, seduto fra la mamma e una psicologa, ha confermato tutto, accusando Langella senza esitazioni. Un altro bambino parla di Enzo Fantuzzi. Secondo il suo racconto, Langella, quattro anni fa, avrebbe garantito al commerciante le prestazioni di un ragazzino in cambio di centomila lire. La procura aveva chiesto l' arresto di Fantuzzi all' inizio di giugno, insieme a Langella e Scovazzo. Allora però il gip non aveva firmato l' ordinanza diventata inevitabile quando al fascicolo si è aggiunta la testimonianza di un altro bambino che sarebbe stato importunato da Fantuzzi su un bus. Durante la perquisizione, nella casa del commerciante sono stati trovati foto di minori, un video porno, e un depliant con immagini di bambini thailandesi. Al centro dell' organizzazione, secondo gli investigatori, c' è Maurizio Langella accusato, fra l' altro, di sfruttamento della prostituzione. Agli inizi degli anni '80, Langella è un tossicodipendente deciso ad abbandonare la schiavità della dose giornaliera. Entra in contatto con vari istituti religiosi e non di mezza Italia. Quando si libera dalla droga non lascia quel mondo che continua a frequentare come volontario. Secondo la polizia è qui che inizia ad adescare i primi bambini. Ragazzini in difficoltà, piccoli orfani, figli di famiglie difficili. Langella, dicono alla mobile, promette giocattoli in cambio di carezze, si spinge sempre più verso l' estremo, ed inizia le violenze. Fra le sue vittime, un ragazzino palermitano, Antonino Scovazzo, che a giugno è stato arrestato con lui, accomunato dalla stessa accusa di pedofilia. E un altro ragazzino, allora tredicenne, conosciuto in un istituto per minori, che un giudice di Palermo aveva pensato addirittura di affidargli, e con il quale Langella si era trasferito a Firenze. - Gianluca Monastra

0 commenti: